Come abbracciare il tuo corpo senza giudizi: benefici e pratiche quotidiane della Body Neutrality

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1) Se il vostro corpo potesse parlare, cosa direbbe rispetto a come l’avete trattato in quest’ultimo anno?

Ci stiamo avvicinando alle feste di Natale e Capodanno e inevitabilmente si comincia a fare i conti con le liste dei buoni propositi fatte a inizio 2024. Le diete, lo sport, l’attenzione e la cura per il proprio corpo sono un evergreen dei buoni propositi, ma la nostra idea di cura del corpo quanto è salutare?

Negli ultimi anni ha prosperato il movimento della Body Positivity con slogan quali “ama il tuo corpo”, “accetta le tue forme”, “ogni corpo è bello”.

Ma è davvero possibile amare il nostro corpo per quello che è, sempre e comunque? Possiamo dire che questo movimento ha creato uno spazio di maggiore inclusione e accettazione di tutti i corpi, dando modo ad ognuno di sentirsi apprezzato nella sua unicità. Nonostante questo il rischio di scivolare in una visione puramente estetica del corpo, tralasciando la connessione con la mente e la sua funzionalità nel benessere psicologico, c’è. 

Nella società occidentale, incentrata sull’apparenza, il movimento della Body Positivity ci invita ad amarci sempre e incondizionatamente, senza tener conto delle normali oscillazioni che anche persone con un buon rapporto con il proprio corpo possono avere.

Questo amore incondizionato è irrealizzabile proprio perché i sentimenti e le percezioni delle persone riguardo al proprio corpo variano in base al loro umore, ai momenti di vita, all’ambiente e alle relazioni sociali con cui si ha a che fare tutti i giorni. Quindi, contrariamente al suo obiettivo iniziale, la Body Positivity rischia di generare frustrazione e la sensazione di sentirsi inadatti proprio per non essere in grado di amarsi e accettarsi sempre. È qui che entra in nostro aiuto un nuovo movimento, la Body Neutrality.

2) Che cosa si intende per Body Neutrality e in cosa differisce dalla Body Positivity? 

2.1 Il nuovo movimento della Body Neutrality

La Body Neutrality comincia il suo percorso già nel 2015 con Anna Poirier che la definisce: “Non supportiva né dell’odio verso la nostra nave (ovvero la nostra struttura fisica), né del suo amore o adorazione” (Shaping Perspectives, 2023). Anna Poirier suggerisce un approccio al proprio corpo focalizzato sul suo apprezzamento, limitando lo sguardo critico attraverso affermazioni più neutre e focalizzate maggiormente su forza, potenzialità e qualità intrinseche. 

 

2.2 Body Neutrality e Body Positivity a confronto

I cambiamenti che apporta la Body Neutrality rispetto alla Body Positivity sono:

  1. Un’attitudine neutra verso il corpo è più realistica, mindful e flessibile rispetto a una visione sempre positiva ed amorevole. Possiamo avere una prospettiva neutrale, maggiormente flessibile e accogliente verso i cambiamenti che il corpo subisce nel corso della vita.
  2. Apprezzamento, rispetto e cura della funzionalità del proprio corpo piuttosto che della sua estetica. Questa visione pone enfasi e gratitudine per ciò che il corpo ci permette di fare, spostando il focus su ciò di cui il corpo ha bisogno in termini di esercizio, cibo e riposo.
  3. L’autostima non è definita dall’apparenza. Cerca di diminuire l’importanza dell’aspetto estetico, comprendendo altri aspetti esterni al nostro corpo come la nostra personalità, la nostra unicità, le nostre passioni e le nostre amicizie. 

 

3) Quali sono i risvolti benefici di un approccio neutrale al proprio corpo?

Ora che siamo riusciti a capire cosa si intende quando si parla di Body Neutrality e come questa si differenzi dal movimento della Body Positivity, mettiamo luce su quelli che, grazie agli studi condotti fino ad oggi, sembrerebbero essere i benefici. Spostando il focus della nostra attenzione sulla funzionalità del nostro corpo e non più su come esso appare, sia a nostri occhi sia a quelli degli altri, questo può aiutarci a godere di un impatto più positivo sul nostro benessere psicofisico e nella qualità del rapporto che instauriamo con il nostro corpo. Ecco alcuni benefici della Body Neutrality:

3.1 Cura di sé: decentralizzando l’apparenza e l’aspetto puramente estetico e visibile del nostro corpo e la sua totale accettazione, possiamo indirizzare e investire le energie e le risorse a nostra disposizione verso una cura di noi stessi più ampia e prospettica. In questo modo è possibile percepire il proprio corpo nella sua totalità e valorizzarne le capacità funzionali, ponendo così maggiore attenzione a cosa ci permette di fare e a come possiamo impegnarci per mantenerlo in salute. 

3.2 Sentimenti liberi: attraverso una visione più neutra è possibile creare uno spazio di maggiore normalizzazione e accettazione verso qualsiasi tipo di sentimento che può scaturire dal rapporto con il proprio corpo. Da ciò consegue che sempre più persone possono sentirsi rappresentate e incluse in questo movimento, riducendo significativamente i sentimenti di colpa che possono scaturire da una retorica per cui l’accettazione del proprio corpo, in ogni sua dimensione, è un presupposto necessario per stare bene.

 

3.3 Standard di bellezza alternativi: uno studio condotto su un campione di studentesse universitarie si è proposto di indagare come l’esposizione a contenuti di Body Neutrality su Tik Tok impattasse sulla percezione della loro immagine corporea e lo stato d’animo derivante. L’esposizione ai contenuti di Body Neutrality era correlata ad una maggiore consapevolezza e soddisfazione rispetto al proprio corpo, a stati d’animo più positivi e una diminuzione dei sentimenti di vergogna ed imbarazzo, una minore comparazione con gli standard irrealistici e dannosi di magrezza proposti dai social media (Seekis & Lawrence, 2023).

 

3.4 Trattarsi con gentilezza: instaurare una visione e un approccio di neutralità nei confronti del proprio corpo permette anche un aumento dei livelli di autocompassione verso di esso. Parlarsi con gentilezza e trattarsi in modo più accogliente ci consente di ridurre il giudizio e l’autocritica che molto spesso mettiamo in atto contro noi stessi, anche inconsapevolmente, e che di conseguenza impatta la possibilità di stabilire un rapporto equilibrato e di cura verso il nostro corpo. L’utilizzo di un approccio non giudicante ci permette di avere una visione più ampia ed inclusiva di bellezza, che comprenda anche un equilibrio con il nostro benessere psicoemotivo. 

 

4) Body Neutrality: come portarla nella vita di ogni giorno?

4.1 Sei azioni pratiche quotidiane

Fino a questo punto abbiamo esplorato i vantaggi di adottare i principi della Body Neutrality rispetto a quelli del Body Positivity, evidenziando come possa migliorare il rapporto con il nostro corpo, spostando l’attenzione dal suo aspetto al benessere globale di mente e corpo.  Il body neutrality (neutralità corporea) promuove una relazione sana e rispettosa con il corpo, liberandolo da ideali estetici rigidi e focalizzandosi sul valore funzionale e il benessere; dall’attenzione al suo aspetto esteriore alla sua valorizzazione come parte integrante della nostra esperienza, concentrandosi non tanto su come appare, ma su ciò che ci consente di fare e vivere ogni giorno.

Tutto quello che abbiamo detto fino ad ora suona meraviglioso, vero? Ma come possiamo integrare un approccio maggiormente neutrale al nostro corpo nella vita di tutti i giorni, soprattutto in una società fortemente orientata all’estetica come la nostra?

Ecco 6 azioni pratiche per coltivare questo approccio nella vostra quotidianità: 

 

1) Nutrire e Rispettare il Corpo= la cura del corpo implica un rispetto profondo per le sue necessità fisiche e psicologiche. Questo include pratiche quotidiane come nutrirlo in modo adeguato, concedergli riposo, e riconoscere il suo valore per ciò che è capace di fare. E’ importante evitare comportamenti autodistruttivi e trattare il corpo con compassione.

 

2) Parlare del Corpo in Modo Consapevole= per sviluppare una relazione positiva con il corpo, è fondamentale essere consapevoli del linguaggio che usiamo riguardo al nostro corpo e a quello degli altri. Riflettere su pensieri auto-critici e sfidarli, usare affermazioni neutrali invece di linguaggi che promuovano vergogna o giudizio, è un passo verso la neutralità corporea. Allo stesso modo, è utile deviare conversazioni che esprimano critiche estetiche per incoraggiare discorsi che enfatizzino il rispetto e l’apprezzamento del corpo.

3) Gratitudine per il Corpo e Valorizzazione della Funzionalità= concentrarsi sulle funzioni vitali del corpo (come respirare, camminare, digerire) piuttosto che su come appare, aiuta a spostare l’attenzione dalle preoccupazioni estetiche. Scrivere una lettera di gratitudine al corpo o stilare una lista di funzioni corporee apprezzate sono attività che promuovono una visione positiva e riconoscente del proprio corpo. Inoltre, alimentarsi in modo sano e praticare attività fisica con gioia, senza cadere nella trappola di diete restrittive o comportamenti disfunzionali, è essenziale per mantenere un atteggiamento equilibrato.(lo sappiamo,non è semplice, è un percorso tortuoso ma ne vale davvero la pena!)

 

4) Strategie Pratiche= la gestione dei social media è cruciale: evitare contenuti dannosi e seguirne altri che promuovano una visione inclusiva e neutrale del corpo. Inoltre, è utile limitare l’uso dello specchio o applicare tecniche di consapevolezza quando ci si guarda, per evitare di cadere in spirali di giudizio. In ambito sociale e lavorativo, partecipare ad attivismo contro gli standard di bellezza irrealistici può supportare una cultura del rispetto. Creare una rete di supporto composta da persone che condividono lo stesso approccio di body neutrality aiuta a rafforzare questo percorso. Evitare di giudicare il proprio corpo e quello altrui è sempre la scelta giusta.

 

5) Mindfulness e Accettazione Radicale= la mindfulness è uno strumento potente per coltivare l’accettazione radicale del corpo. Ridurre o eliminare l’uso della bilancia, adottare azioni che contrastano i pensieri negativi sul corpo e sviluppare una consapevolezza senza giudizio delle proprie sensazioni fisiche sono tutti modi per allenarsi a vivere nel presente. Il focus su ciò che il corpo può fare, piuttosto che su come appare, aiuta a sviluppare un’accettazione profonda e genuina.

 

6) Riconoscere Altri Ambiti di Autostima= la valorizzazione del corpo non deve essere l’unico punto di riferimento per l’autostima. Concentrarsi su altri aspetti della vita, come le relazioni, i successi personali, le esperienze emotive e intellettuali, permette di costruire una visione più ampia di sé stessi. In questo modo, l’autostima non dipende dall’aspetto fisico, ma da un insieme di qualità che vanno oltre la superficie. A questo proposito può essere utile la tecnica CBT della torta.

 

Implementando queste strategie, è possibile costruire una relazione più equilibrata e positiva con il corpo, promuovendo un approccio di Body Neutrality che rispetti la diversità corporea e favorisca il benessere globale.

 

4.2 Qualche esercizio utile  
Un diagramma a torta 

Una tecnica utile per favorire un aumento della consapevolezza in altre aree della vita oltre il corpo è nota come “torta delle percentuali” o “torta delle aree di vita”. E’ una tecnica utilizzata nella terapia cognitivo-comportamentale (CBT), dove la “torta” è suddivisa in diverse fette che rappresentano le varie aree della vita di una persona, come ad esempio:

 

  • Salute fisica (attività fisica, alimentazione)
  • Relazioni interpersonali
  • Lavoro/Studio
  • Interessi e hobby
  • Crescita personale e spirituale.
  • Autostima e benessere emotivo
  • Sviluppo sociale

L’obiettivo della tecnica è quello di incoraggiare le persone a non focalizzarsi solo sul corpo o sul peso, ma a “nutrire” anche altre aree della propria vita che contribuiscono al benessere complessivo, rappresentate dalle fette della torta. L’intervento terapeutico ci aiuta a dedicare attenzione e risorse anche a queste altre dimensioni, per bilanciare la propria identità e ridurre la centralità del corpo o del peso nell’autostima e nelle emozioni. Si riflette su come ciascuna di queste aree sia “sana” e pienamente sviluppata, così da incoraggiare a fare scelte e a prendersi cura di se stessi in modo integrato e armonico

Mindful eating 

L’alimentazione consapevole, o mindful eating, si basa sull’applicazione della consapevolezza al momento del pasto, prestando attenzione intenzionale alle sensazioni fisiche, alle emozioni e ai pensieri senza giudizio. Ciò significa riconoscere il valore del cibo come esperienza sensoriale e nutrizionale, accettando il corpo per ciò che permette di fare, anziché giudicarlo in base agli standard estetici. Questo approccio non solo promuove un rapporto più sereno con il cibo, ma si allinea profondamente ai principi della Body Neutrality.

Alcuni studi hanno dimostrato che praticare la mindful eating può ridurre comportamenti alimentari disfunzionali, come il binge eating e l’alimentazione emotiva, e migliorare la soddisfazione corporea e il benessere generale. Questa pratica invita a sviluppare un atteggiamento compassionevole verso se stessi, favorendo una maggiore connessione con i segnali interni di fame e sazietà e riducendo l’influenza di regole alimentari rigide o pensieri negativi legati all’immagine corporea. Integrando la consapevolezza nei pasti, possiamo nutrire non solo il corpo, ma anche la mente, creando un equilibrio che rispetti le nostre necessità uniche.

 

Seeing “I Am” (dal libro “Living with your Body & Other Things You Hate”)

Prima di continuare con questo articolo, prenditi qualche minuto per riflettere sulle esperienze che definiscono chi sei. 

 

  • prova a scrivere 35 frasi iniziando con “Io sono” e completa ciascuna in tre minuti senza fermarti
  • osserva la tua lista e rifletti su come ti relazioni con te stesso

Quali categorie (emozioni, comportamenti, relazioni, appartenenze, aspetto) sono emerse? Alcune sembrano più “vere” o contrastanti? Nota come l’esperienza di te stesso varia in contesti e con persone diverse. Infine, chiediti se un estraneo capirebbe chi sei leggendo questa lista: cosa mancherebbe?

 

L’esercizio incoraggia a esplorare la percezione di sé al di là del solo aspetto esteriore e a sviluppare consapevolezza personale, spingendo a riflettere sulle diverse sfaccettature della propria identità. Questo approccio aiuta a riconoscere contraddizioni e cambiamenti nel modo in cui ci percepiamo, ampliando la comprensione di sé oltre l’aspetto fisico. L’obiettivo è nutrire una visione più ricca e completa di sé, includendo emozioni, comportamenti e relazioni.

 

5) Facciamo un piccolo brainstorming! 

In conclusione, non dobbiamo sentirci obbligati ad amare il nostro corpo ogni giorno, ma possiamo sempre scegliere di prendercene cura. Il corpo è la nostra casa, il nostro compagno di viaggio, e merita attenzione e rispetto al di là del suo aspetto esteriore.  

La Body Neutrality ci invita a guardare il corpo con occhi amorevoli e non giudicanti, accogliendolo per quello che è. Non deve conformarsi a standard estetici: il corpo merita di esistere così com’è, e di essere ringraziato per tutto ciò che ci permette di vivere e sperimentare ogni giorno.

Speriamo che questo articolo vi abbia ispirato a riflettere sul vostro rapporto con il corpo: come lo percepite? Come lo trattate? Con quali parole vi rivolgete a esso? Non ci sono risposte giuste o sbagliate, solo la possibilità di esplorare queste domande con curiosità e gentilezza. Per concludere, vi invitiamo ora a riprendere quella lista di buoni propositi per l’anno nuovo

Prendete carta e penna, o anche le note del telefono o del vostro pc, e dedicate qualche minuto al vostro corpo. Scrivetegli una lettera: cosa gli direste? Pensate a tutto ciò che vi ha permesso di fare: le mani che scrivono, le gambe che vi portano ovunque, la sua capacità di fermarsi quando è stanco. Questi gesti quotidiani, che spesso diamo per scontati, sono invece un dono prezioso!

Prendersi il tempo di riconoscerlo è il primo passo per costruire una relazione più serena e consapevole con il vostro corpo, il vostro più fedele compagno di viaggio. 

 

Alice Driadi

Alessia Miazzo

Margherita Musso

 

BIBLIOGRAFIA 

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