COSA SUCCEDE AL MIO CERVELLO QUANDO NASCONDO I CONFLITTI?
In ogni relazione di coppia, anche quella più soddisfacente, ci sono conflitti e litigi. Alcuni dagli argomenti futili, come l’uscire fuori a cena oppure finire gli avanzi del pranzo; altri più seri, ad esempio il desiderio di avere figli. È pensiero comune ritenere che il parlare apertamente con il proprio partner sia fondamentale per gestire e sciogliere i conflitti. Nel breve termine, l’esprimere le proprie emozioni e doversi confrontare con l’altro porta a stress e disagio, ma a lungo termine previene l’accumulo di fraintendimenti non chiariti; migliorando la comunicazione.
Durante le interazioni sociali e i conflitti le persone regolano le proprie emozioni, specialmente quando le conversazioni iniziano ad assumere connotati pesanti.
Due sono le strategie principali di regolazione delle emozioni:
- La rivalutazione cognitiva, la quale implica la ri-interpretazione della situazione in termini positivi
- La soppressione espressiva, che comporta l’inibizione comportamentale e verbale degli stati emotivi interni
Tali strategie vengono utilizzate soprattutto per prevenire sentimenti distruttivi oppure per ridurre la grandezza e durata della risposta emotiva già iniziata. Per ridurre la rabbia, ad esempio, la persona potrebbe scindere l’offesa ed il risentimento per cercare di cogliere un commento costruttivo. Quindi, obiettivo della regolazione emotiva è il produrre conseguenze affettive!
REGOLAZIONE EMOTIVA
Secondo il modello del Processo consensuale dell’emozione (Gross, 1998b; Richards & Gross, 2000), gli sforzi regolatori delle emozioni possono essere diretti in due direzioni: antecedentemente o posteriormente l’evento avverso.
Nel primo caso, la strategia ha lo scopo di preparare la persona a reagire alla situazione. Il focus, quindi, è pre-emozione. La rivalutazione è un chiaro esempio di strategia incentrata sulle emozioni pre-evento. Essa implica l’adozione di una mentalità positiva prima di entrare in un potenziale negativo situazione. Collegare questa strategia regolatoria delle emozioni alle conversazioni conflittuali all’interno della relazione con il partner potrebbe avere positivi effetti sulla comunicazione specifica, e sulla qualità della relazione in generale. Richiamando alla mente pensieri piacevoli (come le cene romantiche, il cinema, i gesti particolarmente teneri di affetto ecc.), quindi momenti in cui il partner era “lì” per noi, ci predispone ad una conversazione più costruttiva e meno ostile.
Al contrario,nella regolazione delle emozioni attuata post-evento, il focus è sulla risposta che la persona potrebbe mettere in atto dopo che si è verificato l’evento e che la risposta emotiva si è già innescata. Le strategie post-evento comportano per lo più l’inibizione della risposta emotiva. Numerosi studi hanno dimostrato come le persone siano brave a mascherare i propri stati d’animo, anche dinnanzi immagini o eventi particolarmente traumatici. Inconsciamente si pensa che il soppressione l’espressione emotiva diminuisca anche l’esperienza soggettiva di paura/tristezza o di qualsiasi altra emozione provata in quel momento.
L’IMPATTO DELLE EMOZIONI SULLA MEMORIA
Due sono gli aspetti che vanno ricordati di una conversazione e di un conflitto: il contenuto e la qualità emotiva. Le due strategie di regolazione emotiva sopra citate (centrata sull’antecedente e centrata sulla risposta) possono avere effetti diversi sul ricordo di conversazioni, poiché influiscono sull’orientamento dell’attenzione nel corso della conversazione.
La ricerca di Richards, Butler e Gross (2003) ha dimostrato che:
- Nella conversazione con il partner, persone che utilizzano la strategia della rivalutazione mostrano una miglior memoria per i concetti affrontati,
- La strategia di soppressione porta ad un amento della memoria per le emozioni provate, suggerendo che gli sforzi incentrati sulla risposta per regolare le emozioni porta a rivolgere l’attenzione verso l’interno, aumentando così la salienza dei ricordi legati alle emozioni.
METTIAMO IN GIOCO LE EMOZIONI PER MIGLIORARE LA RELAZIONE
Recenti ricerche hanno dimostrato come il ricordo delle conversazioni avute con il partner abbia implicazioni importanti nella qualità della relazione. L’adozione della strategia di rivalutazione piuttosto che quella di soppressione provoca effetti diversi sulla memoria. In particolare: la rivalutazione aumenta la memoria per il contenuto della conversazione; mentre la soppressione tende a ridurre la memoria per il verbatim (cosa è stato detto) aumentando, invece, quella inerente alle emozioni.
I benefici tratti dalle conversazioni sui problemi di coppia dipendono dall’elaborazione post-conversazione dei pensieri e dei sentimenti condivisi da entrambe le parti. Pensieri e sentimenti a cui è possibile accedere solo attingendo ai nostri ricordi; per questo la memoria è cruciale!
- Coppie con buoni ricordi delle loro conversazioni mostrano più alti livelli di empatia, comprensione reciproca e miglior capacità di mettersi “nei panni dell’altro”
- Adottare uno stile di mente positivo nei confronti del partner e della relazione, ci può aiutare a ricordare quanto questa relazione sia importante, soddisfacente ed emotivamente piacevole. Con questi pensieri positivi anche la comunicazione sarà più efficiente.
BIBLIOGRAFIA
Laurent, H., & Powers, S. (2007). Emotion regulation in emerging adult couples: Temperament, attachment, and HPA response to conflict. Biological psychology, 76(1-2), 61-71.
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Francesca Merler