La depressione perinatale colpisce 1 donna su 10 e ha effetti a lungo termine sullo sviluppo cognitivo, motorio, sociale del bambino e compromette seriamente la stabilità della coppia. Poche donne sanno cos’è la depressione perinatale e che va curata rivolgendosi ad un professionista. “Passerà…” o “è normale”, si pensa, ma la scienza ha dimostrato che la depressione perinatale è una psicopatologia che può cronicizzarsi e avere ricadute anche serie nel lungo termine.
È quindi importante, per chi lavora nella perinatalità o per chi è vicino ad una neo-mamma, saper individuare i segnali di depressione, senza sottovalutare il problema.
Quali sono i segnali che ci dicono che una mamma è depressa?
•Non guarda, tocca, stimola il proprio bambino – fatica a relazionarsi con lui
•Ha giudizi negativi su di sé o sul proprio bambino, preoccupazioni eccessive sulla propria salute o quella del bambino
•Fisiologicamente mostra segnali di stress: fatica a dormire (o dorme troppo), soffre d’ansia, mangia più o meno del solito, fatica a gestire le emozioni come la rabbia o la tristezza, si sente stanca
•Può mostrare segnali di passività e rallentamento psicomotorio: non guarda negli occhi, fatica a parlare, si muove lentamente
•Anche il suo bambino può sembrare “stressato”, irritabile, difficile da calmare.
La differenza tra un calo dell’umore fisiologico dovuto al parto, chiamato baby blues, e la depressione perinatale, è definita principalmente dalle tempistiche: il baby blues compare subito dopo il parto e dura qualche giorno. La depressione può comparire anche in gravidanza o fino a 3-6 mesi dopo il parto e permane per un lungo periodo, vale a dire per mesi o anni.
Come aiutare le mamme ad affrontare il problema?
1- Parliamone: chiediamo loro come stanno, spiegando cos’è la depressione post-partum e rassicurandole sul fatto che non sono sole e che ci sono delle “soluzioni”.
2- Proponiamo loro di seguire un corso di massaggio neonatale: è dimostrato che il massaggio neonatale sviluppa le capacità relazionali delle mamme con depressione perinatale e migliora la fiducia in se stesse.
3- Suggeriamo loro di fare un colloquio con uno psicoterapeuta che possa sostenerle nella loro fatica. Se le risorse economiche sono basse, possiamo inviarle ad un gruppo di terapia o al distretto socio-sanitario di competenza.
Dott.ssa Laura Casetta
Approfondimenti
•Depressione postnatale. Ricerca, prevenzione e strategie di intervento psicologico Copertina flessibile – 19 gen 2004 di Jeannette Milgrom (Autore), Paul R. Martin (Autore), Lisa M. Negri (Autore), R. M. Quatraro (a cura di), P. Grussu (a cura di), S. Banal (Traduttore)