ORGASMO FEMMINILE – La riconquista del piacere

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orgasmo femminile

Di tutta la letteratura scientifica e la narrativa sul piacere, la parte dedicata alle donne è sicuramente la più moderna, e per certi versi quasi d’avanguardia.

Le differenze biologiche tra uomo e donna hanno costituito un ostacolo nell’indagine sulla sessualità femminile; inoltre, un apparato sessuale celato, l’ovulazione nascosta e la possibilità di generare vita, contro i genitali maschili palesi e visibili dell’uomo, potrebbero aver indotto una forma di controllo e repressione sociale della sessualità femminile.

“Il sessuale è innanzitutto lo sconveniente” e deve rimanere privato, all’interno della relazione di coppia. La repressione sessuale fu esercitata da tutte le religioni, col fine di condurre l’umanità dallo stato selvaggio allo stato civile; questo era possibile solo attraverso la mortificazione del corpo e il contenimento delle passioni. Soprattutto nel mondo Occidentale la sessualità, in particolar modo quella femminile, continuò ad essere associata al peccato e al proibito; tutta la questione ruotava intorno alla dicotomia sessualità maschile, sinonimo di virilità, positiva e portatrice di progresso, e sessualità femminile, sorgente di corruzione e degrado sociale.

L’uso della cintura di castità o le pratiche di mutilazione genitale sono esempi dei tentativi di affermare la supremazia in campo riproduttivo dell’uomo sulla donna.

La sessualità femminile, secondo la cultura patriarcale, era considerata “sana” solo se esercitata all’interno della coppia e studiarla o parlarne portava il rischio di aumentare la promiscuità fra le donne.

Ma la rivoluzione sessuale degli anni ’60-’70, sul filo degli scritti pioneristici di Wilhelm Reich sulla liberazione della sessualità e con i suoi appelli pubblici contro la repressione, porta con sé un nuovo paradigma. Le donne sperimentano la libertà di mostrare i loro corpi, di conoscerli e la ricerca del piacere sessuale diventa l’ideologia centrale.

Inoltre, si introducono i metodi contraccettivi, che mettono in discussione i regimi patriarcali, minando l’istituto matrimoniale e la morale coniugale su cui si basa la famiglia autoritaria.

Reich sosteneva che la concezione della morale convenzionale fosse in contraddizione con la soddisfazione sessuale e presupponesse un atteggiamento sessuo-negativo.

In uno studio di Lavie-Ajayi e Joff che esamina la rappresentazione sociale delle donne dell’orgasmo femminile, è emerso che, in questo passaggio da un clima moralistico, in cui le donne rispettabili non dovevano godere del sesso, all’incoraggiare le donne ad essere più sessualmente assertive, i mass media, le riviste femminili, Cosmopolitan in particolar modo, e le competenze scientifiche, hanno giocato un ruolo fondamentale nel modellare l’evoluzione di un “senso comune” condiviso sul piacere e sull’idea di femminilità.

La donna viene rappresentata finalmente come auto determinata e responsabile della sessualità di entrambe le parti. Allo stesso tempo però, viene enfatizzata l’ossessione per i canoni di bellezza e l’importanza di compiacere gli uomini.

Ad oggi, le nostre credenze continuiamo ad essere nutrite da ideologie individualiste, irrealistiche aspettative di perfezione estetica e dal culto della performance.

Niente di più lontano da quella che dovrebbe essere la cornice valoriale entro cui sviluppare e conoscere la propria sessualità.

Ed è qui che la strada verso il piacere femminile sembra ancora lastricata di incertezze.

MA COME FUNZIONA L’ORGASMO?

ANATOMIA e FISIOLOGIA

Il comportamento sessuale umano si esprime attraverso una risposta sessuale, prevalentemente di tipo genitale, e una componente appetitiva, caratterizzata da eventi intrapsichici, che precede la risposta sessuale e che si genera a livello cognitivo ed emotivo.

La componente appetitiva comprende desiderio sessuale ed eccitamento.

Nel modello del ciclo di risposta sessuale, Masters e Johnson propongono per la donna tre curve differenti (A, B e C), esplicative delle molteplici possibilità della donna di sperimentare la risposta sessuale.

La prima reazione sessuale nella donna è la lubrificazione vaginale e l’erezione dei capezzoli.

Durante il coito il clitoride viene stimolato indirettamente dallo sfregamento del pene sulle piccole labbra e dalla stimolazione della parte bulbospungiosa sottostante.

La parte visibile del clitoride è costituito da tessuto erettile ed è molto innervata; la parte più profonda è nascosta dietro le grandi labbra e ha oltre 8000 terminazioni nervose che attraversano e si ramificano nella regione pelvica.  la vagina, invece, per i 2/3 più interni è insensibile poiché priva di terminazioni nervose.

vulva anatomia

Il corpo femminile è sensibile ad un sacco di zone erogene oltre a clitoride, vulva e vagina; ad esempio:

  • il seno
  • il collo
  • l’ano e la zona perineale
  • le orecchie
  • la bocca e le labbra
  • i piedi
  • l’ombelico e la linea che da lì conduce al clitoride

La sensazione di estasi descritta è dovuta anche alla produzione di ossitocina, tipica dell’orgasmo femminile, che produce sensazioni anestetiche e fluttuanti e aumento del desiderio di intimità emotiva con l’altro.

Ma ogni piacere è unico, per cui diventa indispensabile che le donne guidino i loro partner alla scoperta di ciò che piace a loro.

DESIDERIO

Il desiderio sessuale è il risultato dell’integrazione tra processi cognitivi, meccanismi psiconeurofisiologici e componenti affettive; si presentano pensieri e fantasie a sfondo sessuale insieme alla necessità fisiologica che spinge a ricercare un comportamento sessuale attivo.

Tre forze interagiscono nel generare desiderio sessuale:

  • Pulsione. Costituisce la componente biologica e fa riferimento all’anatomia e alla fisiologia neuroendocrine.
  • Motivazione. Componente psicologica influenzato dallo stato mentale, dallo stato interpersonale e dal contesto.
  • Desiderio. Componente culturale che rispecchia i valori e i significati che regolano l’espressione della sessualità.

Il processo di attivazione, mantenimento e amplificazione del desiderio sessuale viene innescato sia da stimoli interni (pensieri, fantasie, emozioni) che esterni (stimolazione delle zone erogene).

La fase del desiderio sessuale può essere alterata da eventi che hanno un impatto a livello fisico (patologie varie, medicalizzazioni, stati di affaticamento), psicologico (stress, ansia e depressione, abuso di sostanze), relazionale (mancanza di un partener o di privacy, conflitti nella coppia) e socioculturali (valori familiari e religiosi, educazione carente, tabù sociali).

ECCITAZIONE

La fase di eccitamento sessuale (arousal), la sensazione soggettiva di piacere sessuale coinvolge la persona a livello sia psichico che fisico, in uno stato di motivazione rispetto ad una possibile esperienza sessuale.

Questa condizione è mantenuta da un meccanismo di autoamplificazione che intensifica il desiderio sessuale e permette, inducendo le modificazioni fisiologiche, la risposta sessuale a livello genitale.

Durante la fase di eccitamento il corpo della donna mostra modificazioni fisiologiche: aumento del battito cardiaco e della frequenza respiratoria, arrossamento di alcune parti del corpo (il volto, i seni, le mani…), vasocongestione pelvica, tuminescenza dei genitali esterni, lubrificazione e dilatazione vaginale.

Nella fase di plateau, la vasocongestione porta alla dilatazione dei tessuti circumvaginali e del terzo esterno della vagina; questa piattaforma orgasmica funge da sostegno durante la penetrazione. Inoltre, le pareti della vagina si distanziano e secernano una sostanza lubrificante, il clitoride è ritratto e sommerso dall’inturgidimento circostante.

ORGASMO

Orgasmo: dal greco orgáó, “essere in preda al desiderio” e da orgx, “sentimento, passione”.

L’orgasmo rappresenta il massimo piacere raggiungibile dalla fase eccitatoria; tutte le tensioni muscolari vengono finalmente rilasciate. Si verifica un forte aumento dei battiti cardiaci, respiro ansimante, involontari spasmi muscolari in tutto il corpo, contrazione dell’intero perineo, dei muscoli pubococcigei; la vagina è nella sua massima dilatazione e l’utero nella sua massima elevazione.

RISOLUZIONE

In questa fase sono coinvolti sia l’aspetto psicologico che quello fisico.

A differenza dell’uomo che necessita di un periodo refrattario, la donna non per forza deve interrompere l’attività sessuale raggiunto l’orgasmo. Può lasciarsi andare alle sensazioni e ritornare allo stadio basico iniziale, o può ripartire dalla fase di eccitazione e ripetere il ciclo di risposta sessuale.

QUANTO È IMPORTANTE RAGGIUNGERE L’ORGASMO?

Sull’isola polinesiana di Mangaia, la cultura attribuisce un’alta importanza agli uomini che compiacciono sessualmente le loro partner femminili, le quali riferiscono di raggiungere l’orgasmo durante il rapporto sessuale. Gli uomini sono educati al sesso da una donna anziana del villaggio, che ne svela i segreti. Inoltre, è importante per la donna il trasporto affettivo, per poter essere coinvolta nel rapporto; questo aspetto viene considerato secondario per l’uomo, maggiormente attivato dagli stimoli fisici ed estetici. Sebbene siano tolleranti, considerano comunque come svilenti per la reputazione della donna i rapporti sessuali senza coinvolgimento.

Sembra che, sia per le donne che per i partner uomini, il mancato orgasmo della donna sia un problema.

L’orgasmo è considerato l’obiettivo finale, la ragione per cui si fa sesso; tuttavia, poche donne riportano di raggiungere sempre l’orgasmo durante il coito.

Secondo il DSM-V, circa il 10% non ne ha mai sperimentato uno. Per diagnosticare il Disturbo dell’Orgasmo Femminile i criteri devono essere soddisfatti in quasi tutte o tutte le occasioni. Data l’ampia variabilità nel tipo e nell’intensità della stimolazione che provoca l’orgasmo, le descrizioni soggettive sull’orgasmo suggeriscono differenti sperimentazioni ed esperienze di piacere.

Una varietà di fattori può contribuire a difficoltà nel funzionamento sessuale, tra cui un’educazione sessuale inadeguata, poca apertura nella comunicazione e scarsa esperienza.

Ma per le donne è davvero un problema non venire?

orgasmo femminile

La soddisfazione sessuale si riflette sul benessere psicofisico e sulla vitalità delle donne; l’orgasmo genera una sensazione di benessere e di appagamento dell’intera persona, una diminuzione dello stress e una maggior vicinanza emotiva col partner.

Nonostante le donne dichiarino di raggiungere molto più facilmente l’orgasmo attraverso la masturbazione, alcuni studi sottolineano che la relazione tra due persone che hanno un contatto sessuale è associata ad un maggior intensità di piacere e sensazioni. Infatti, le interazioni sessuali di coppia si articolano su livelli simbolici, sensoriali e affettivi, che agiscono indipendentemente o in interazione, creando modelli sessuali complessi.

Ma l’orgasmo non è tutto! Complessivamente la soddisfazione sessuale non è così correlata all’esperienza orgasmica; molte donne riferiscono alti livelli di soddisfazione sessuale anche senza aver mai o quasi mai sperimentato l’orgasmo. La sensualità e l’affetto fisico durante un incontro sessuale sono ugualmente o anche più soddisfacenti. Gli aspetti relazionali ed emotivi del sesso sono dominanti per le donne e il rapporto sessuale diventa il luogo chiave dell’intimità.

Gli studi riportano che, la preoccupazione più comune per quanto riguarda la mancanza di orgasmo femminile, soprattutto all’interno di una relazione di coppia eterosessuale, si concentra sull’impatto negativo che questo potrebbe avere sull’ego del partner maschile. Infatti, sembrerebbe che per le donne che non raggiungono l’estasi, a livello personale il problema non sia così rilevante.

Gli uomini sono considerati responsabili della stimolazione fisica, mentre le donne hanno la responsabilità psicologica di essere mentalmente pronte a sperimentare l’orgasmo.

In sintesi, le donne condividono la consapevolezza dell’idea che l’orgasmo sia l’obiettivo del sesso, eppure per molte questo è in contrasto con l’esperienza soggettiva di coppia. Questa discrepanza non solo produce emozioni negative, ma può danneggiare l’immagine di sé e di virilità dei loro partner, istigando un senso di insicurezza. Questo “imperativo orgasmico” contribuisce a sentimenti di fallimento e intensa preoccupazione per gli incontri sessuali, sentimenti di disfunzione, e inadeguatezza ed è associato alla vergogna più che alla tristezza.

VAGINALE O CLITORIDEO?

orgasmo femminile vaginale clitorideo

La rappresentazione sociale dell’orgasmo femminile spesso suggerisce che l’orgasmo vaginale sia un’esperienza femminile più attraente, superiore, “l’orgasmo vero”, ma anche quello più difficile da raggiungere. Questo presuppone una certa problematicità di quello clitorideo, l’orgasmo di “serie B”.

Così questo orgasmo ideale si sposa bene con l’idea di sesso penetrante, e di ideologia romantica per cui i corpi di uomini e donne siano “progettati per adattarsi”.

Eppure, la stimolazione del clitoride è stata dimostrata essere la fonte primaria di input sensoriale; anche durante il rapporto vaginale si verifica qualche forma di stimolazione del clitoride, diretta o indiretta.

Pertanto, le attività sessuali finalizzate alla stimolazione clitoridea diretta sono preferibili per il raggiungimento dell’orgasmo; per la maggior parte delle donne la stimolazione orale è molto gradita, anche più del tocco e della penetrazione.

Quindi, il “problema dell’orgasmo femminile” appartiene più ad una costruzione sociale, che considera l’orgasmo come un imperativo; inoltre, la conoscenza femminile da sola non è sufficiente a massimizzare l’evento dell’orgasmo coitale femminile, sembra che ci sia qualcosa nell’interazione sessuale tra partner che ostacoli le probabilità di verificarsi dell’orgasmo femminile.

IL TANGO SI BALLA IN DUE: l’importanza di comunicare.

Raramente aveva un orgasmo senza sesso orale, ma era troppo timida per coinvolgere i suoi amanti in questo. Una relazione fallita con un uomo che adorava l’ha ispirata a cambiare. “Un problema era che sentiva che non poteva soddisfarmi sessualmente, perché non sapeva mai quello che volevo”. (Cosmopolitan, 1997)

Il desiderio si accende con un dettaglio e non richiede canoni di perfezione a cui adattarsi. L’errore frequente delle donne sta nel non chiedere, nel non osare, forse perché ancora condizionate da quel senso di punizione e vergogna istillato dalla cultura.

Tendono a non condividere col partener ciò che piace, a non condividere la conoscenza sulla loro sessualità e sensualità, nel timore di incrinare le certezze del compagno.

Non esistono errori, ma pratiche che non ci fanno stare bene e il piacere è soggettivo; perché la sessualità sia appagante è necessario partire dalla consapevolezza personale, dal rispetto reciproco e da quali valori ci guidano nell’incontro con l’altro.

Molte persone si trovano bloccate nel tentativo di controllare, evitare o eliminare pensieri o sensazioni dolorose associati alla sfera sessuale. I pensieri-trappola nascono da credenze legate alle norme culturali, ricerche datate, idee comuni sbagliate ed esperienze relazionali passate; si basano sulla credenza che i pensieri siano la verità, la realtà oppure un ordine. La mente ha la capacità di generare fiumi di pensieri ed emozioni associate alle situazioni dentro cui perdersi in rimuginìi, ma spesso l’esperienza diretta è differente da come ce l’aspettavamo.

Ad esempio, sei con il tuo partner, vi state approcciando ai preliminari e tu continui a pensare all’orgasmo che verrà o non verrà. Più cerchi di ignorare i tuoi pensieri sul fatto di avere o meno un orgasmo e più essi persistono e ti distraggono dal momento.

Rimuginare sulle preoccupazioni durante un incontro sessuale, fa sì che si perda il senso di ciò che sta succedendo e aumentino i livelli di ansia; ma anche cercare distrazioni dai pensieri negativi può divenire una nuova fonte di stress, allontanandoci dai nostri valori e obiettivi.

Attraverso il processo dell’azione impegnata, l’ACT (Acceptance and Commitment Therapy) suggerisce come coesistere con i pensieri problematici e intraprendere azioni finalizzate a raggiungere obiettivi coerenti coi propri valori.

L’accettazione e l’investimento di tempo ed energie in azioni impegnate sono un punto di partenza per decidere la tonalità e la direzione della nostra vita. Le parole e i pensieri utili sostengono i nostri valori.

Roberta Biancu

 

BIBLIOGRAFIA

SITOGRAFIA

  • Jenkins L., Female Orgasm Black Book versione 1.0.
  • Netflix (2019). Sex Education.

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