La pandemia COVID-2019 è innanzitutto una crisi sanitaria, ma è stato ritenuto, giustamente, necessario chiudere le scuole, college ed università. Ovviamente in una situazione in cui agli studenti non è permesso andare a scuola, l’alternativa è passare dall’istruzione tradizionale a quella online.
In risposta all’epidemia del coronavirus 2019, ad esempio, il governo cinese, primo tra tutti, (e seguito da numerosi paesi del mondo successivamente) ha ordinato subito la chiusura delle scuole, come misura di emergenza per prevenire la diffusione dell’infezione, lasciando a casa 180 milioni di studenti delle scuole primarie e secondarie e 47 milioni di bambini in età prescolare. Grazie al forte sistema amministrativo in Cina, il piano di emergenza di scolarizzazione a domicilio è stato rigorosamente attuato.
Si stanno facendo grandi sforzi da parte di scuole ed insegnanti, su vari livelli, per creare corsi online e distribuirli attraverso internet in tempi record. Il nuovo semestre virtuale è iniziato da poco, ma nonostante ciò sono offerti online numerosi corsi in modo ben organizzato. Questo, fortunatamente, sta aiutando ad alleviare le preoccupazioni di molti genitori in merito al livello di istruzione dei loro figli, garantendo che l’apprendimento scolastico continui senza grandi interruzioni.
In Georgia, ad esempio, è stato condotto uno studio sulle capacità del paese e della sua popolazione di continuare il processo di istruzione nelle scuole sotto forma di apprendimento a distanza online. Gli autori hanno realizzato uno studio, in cui la piattaforma Google Meet è stata implementata per l’istruzione online in una scuola privata con 950 studenti. I risultati hanno evidenziato come la rapida transizione alla forma di istruzione online abbia avuto successo e come l’esperienza acquisita possa essere utilizzata in futuro.
Aspetti negativi dell’istruzione online e possibili soluzioni
L’inaspettata e repentina interruzione dell’istruzione a scuola è stata avvertita da molte famiglie in tutto il mondo, causando un forte shock non solo per la produttività dei genitori, ma anche per la vita sociale e l’apprendimento dei bambini. Infatti, sebbene queste misure innovative e questi sforzi siano altamente encomiabili e necessari, ci sono ragioni per preoccuparsi perché la chiusura prolungata della scuola durante un’epidemia potrebbe avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini.
Le prove, finora, suggeriscono che quando i bambini non vanno a scuola (ad esempio durante le vacanze estive o natalizie) sono meno attivi, presentano schemi di sonno irregolari e diete poco equilibrate, con conseguente aumento di peso. Tali effetti negativi sulla salute sono anche peggiori quando i bambini sono confinati nelle loro case, senza attività all’aperto e interazione con gli amici.
Un altro problema molto importante, ma spesso trascurato, è l’impatto psicologico su bambini e adolescenti: stress causato dalla paura di infezione, frustrazione e noia, informazioni inadeguate, mancanza di contatto fisico con compagni di classe, amici ed insegnanti, mancanza di spazio personale a casa e perdita finanziaria della famiglia, sono elementi che possono avere effetti ancora più problematici e duraturi su bambini e adolescenti.
Per mitigare le conseguenze di tutto ciò, il governo, le ONG, la comunità, la scuola ed i genitori devono essere consapevoli del lato negativo della situazione e fare di più per affrontare efficacemente ed immediatamente questi problemi. Il governo dovrebbe anche fornire linee guida e principi per un efficace apprendimento online e garantire che i contenuti dei corsi soddisfino i requisiti educativi, senza sovraccaricare gli studenti. Il governo potrebbe, inoltre, mobilitare le risorse esistenti e creare una piattaforma per la raccolta dei migliori corsi di formazione online sullo stile di vita sano e sui programmi di sostegno psicosociale disponibili per le scuole tra cui poter scegliere.
Gli psicologi possono fornire servizi online per far fronte a problemi di salute mentale causati da conflitti domestici, tensione con i genitori ed ansia da infezione. Gli assistenti sociali possono svolgere un ruolo attivo nell’aiutare i genitori ad affrontare i problemi familiari derivanti dalla situazione. Tale rete di sicurezza sociale potrebbe essere particolarmente utile per le famiglie svantaggiate o con un solo genitore.
In tutto ciò, anche le scuole hanno un ruolo fondamentale, non solo nel fornire materiale educativo ai bambini, ma anche nell’offrire agli studenti l’opportunità di interagire con gli insegnanti e ottenere consulenza psicologica. Infatti, le scuole possono promuovere attivamente un programma consapevole della salute, che implementi una buona igiene personale, incoraggi l’attività fisica, una dieta appropriata e buone abitudini del sonno, integrando tali materiali di promozione della salute nel curriculum scolastico.
Bibliografia
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Selena Bellanova