La voce è una funzione importantissima, è la manifestazione esterna di un’espressione interiore più profonda, infatti, attraverso il tono della nostra voce possiamo comunicare forza, consistenza, presenza(determinazione) e assertività. Se anche possiamo mascherare le nostre emozioni attraverso il linguaggio, la nostra voce potrà farle trapelare; infatti la voce è il nostro primo mezzo di conoscenza dell’Altro fin dal grembo.
La voce tuttavia è un aspetto poco considerato nella crescita del bambino: grande preoccupazione può creare un ritardo nell’apprendimento del linguaggio, ma frequentemente sono sottovalutate le conseguenze di comportamenti vocali e comunicativi alterati, quali ad esempio l’urlo come modalità comunicativa privilegiata e l’attitudine a imitazioni vocali prolungate.
L’utilizzo di una tecnica vocale difettosa, alterazioni posturali, fattori legati alla personalità del bambino e, non da ultimo, le caratteristiche dell’ambiente in cui vive, possono invece costituire dei fattori favorenti all’innestarsi di una disfonia, ossia l’alterazione in termini qualitativi/quantitativi della voce, frequentemente associata a danno organico all’apparato vocale; la laringe infantile difatti, a causa delle sue peculiarità strutturali, è molto più delicata rispetto a quella adulta, e presenta una maggior tendenza edemigena.
Da queste riflessioni nasce dunque la necessità di educare il bambino a modalità comunicative che non solo mantengano sano l’apparato vocale, ma che lo pongano anche in una relazione disponibile e costruttiva verso l’altro.
OBIETTIVI
Il presente progetto interverrà sui seguenti funzionamenti:
- La capacità di sentirsi attraverso la vocalità: imparare a percepire e comunicare agli altri la propria presenza nel mondo.
- Essere ascoltato: il bambino può apprendere che urlare gli consente di attirare l’attenzione dei grandi, a discapito non solo delle proprie corde vocali, ma anche della capacità di stare in relazione con l’Altro; occorre, pertanto, imparare ad ascoltare la propria voce, senza perdere la disponibilità all’ascolto reciproco.
- Esplorare, giocare: giocare con la propria voce, sperimentare tutte le possibilità sonore e conoscere l’effetto che queste possono avere sul mondo. La voce può servire a chiedere, a comunicare un bisogno, ad esprimere un’emozione, e lo si può fare attraverso le più svariate sfumature espressive al di là del contenuto verbale.
- Forza-Assertività: alzare la voce può essere un potente mezzo per sentire ed esprimere la propria forza, ma fare la voce grossa può comportare non solo il rischio di un abuso vocale, ma una difficoltà nell’ascoltare sé stessi. E’ importante, pertanto, trovare un equilibrio, imparare ad utilizzare la voce per esprimere Forza e Assertività, ma insieme alla calma.
- Consapevolezza comunicativa: è attraverso la voce che il bambino manifesta tutti i suoi stati d’animo, la usa per esprimere quello che succede, ciò che sta facendo e ciò che non gli riesce, a volte anche aggredisce attraverso la voce in risposta alle frustrazioni. La comunicazione ha delle regole che il bambino può apprendere in modo costruttivo.
Inoltre il corso si pone l’obiettivo di promuovere l’educazione vocale.
Non sempre, infatti, genitori ed insegnanti sono consapevoli di costituire i principali modelli a disposizione del bambino per quanto riguarda le modalità di comunicazione e fonazione.
Durante il corso pertanto saranno fornite indicazioni pratiche per diventare buoni esempi di “comunicatori” per il bambino.
DESTINATARI
Bambini delle scuole primarie/bambini della scuola della prima infanzia. Il gruppo sarà costituito da bambini della stessa fascia di età.
Genitori e insegnanti delle classi coinvolte.
TEMPISTICA
Il percorso prevede
- Un incontro con genitori e insegnanti delle classi coinvolte da svolgersi in fascia serale o pre-serale, a scelta dell’istituto scolastico, della durata di 2 ore.
- Tre incontri con il gruppo di bambini della durata di 2 ore ciascuno.
METODOLOGIA
Gli incontri con i bambini si svolgeranno secondo una modalità laboratoriale ed esperienziale attraverso tecniche neofunzionali per bambini e giochi di parole, drammatizzazione vocale e giochi di canto in gruppo. Saranno inoltre utilizzate, in forma di gioco ed esplorazione, tecniche vocali propriamente logopediche .
L’incontro con genitori e insegnanti si avvarrà di una didattica frontale a scopo informativo e di prevenzione.
PROFESSIONISTI
Francesca Galvani, Psicologa Psicoterapeuta.
Rita Pinetti, Psicologa Psicoterapeuta.
Maria Teresa Vivianetti, Logopedista.